LUCE E GAS
25 maggio 2023

Una delle cose che più piace di NeN è l’idea della rata fissa. La cosa non ci stupisce nemmeno un po’: una delle noie più grosse, con le bollette classiche, è che non puoi sapere mai cosa aspettarti. Per risolvere questo annoso problema, noi utilizziamo il consumo annuo che c’è dentro la tua bolletta per calcolare una rata sempre uguale. Se invece non hai una bolletta o il consumo copre meno di 12 mesi, calcoliamo la tua rata fissa grazie a un algoritmo, che tiene già conto dei periodi di picco e di basso consumo. Ci sono occasioni, però, in cui le nostre previsioni vengono smentite dalle letture del distributore: hai consumato più di quanto ci hai detto o abbiamo calcolato noi. In quei casi, non possiamo tenere la rata com’è: dobbiamo ricalcolarla prima del previsto.

Stiamo tradendo le nostre promesse? No. Vogliamo offrirti una rata fissa, ma la dobbiamo basare sempre e soltanto sui tuoi consumi. Se questo dato non è corretto, fare finta di niente potrebbe rivelarsi una scelta poco saggia. Non è utile girarci intorno: nel settore energetico si deve sempre pagare quello che si consuma.


"Ma non potete aspettare il ricalcolo annuale?"

Possiamo – e in passato l’abbiamo fatto – ma staremmo solo rimandando l’inevitabile, con il rischio di farti pagare molto, ma molto di più. Ma facciamo un passo indietro su come funzionano i ricalcoli annuali, partendo da un caso concreto. Una persona si è attivata con un consumo di 1000 kWh e, alla fine del primo anno, ne ha consumati 1200. All’inizio del secondo anno, la sua rata sarà tarata su 1200 kWh, quindi aumenterà. In più, ci sono i 200 kWh consumati e mai pagati. Questa differenza verrà divisa per 12 e aggiunta alla rata già ricalcolata.
 

Ci sono due grafici: il primo rappresenta il consumo e la rata del primo anno, il secondo la rata del secondo anno ricaldolata secondo un consumo maggiore e con il conguaglio


Ora, immagina che lo scarto non sia di 200 kWh ma molto più alto: se dovessimo aspettare 12 mesi prima di intervenire, la persona che si è attivata con un consumo errato rischia di dover pagare il doppio o il triplo. Avere la rata aggiornata – e spesso di molto – è un fastidio: lo capiamo, e cerchiamo di evitare il ricalcolo straordinario ogni volta che possiamo; dopotutto, non conviene nemmeno a noi sottostimare il tuo consumo annuo. Pensiamo però sia più corretto aggiustare la tua rata il prima possibile, invece di presentarti un conto salatissimo dopo 12 mesi.

Detto questo, non ricalcoliamo le rate ogni volta che vediamo una differenza: pochi kWh o pochi Smc non cambiano granché. Tuttavia, ci sono dei casi in cui i dati sono così diversi che non possiamo ignorarli: andiamo a vedere di che si tratta.


1) Errore umano

Non ti stiamo a dire quanto questo ci faccia mangiare i gomiti. Purtroppo, però, siamo umani anche noi: quando arrivano tanti preventivi da calcolare a mano, il refuso può scappare. Dirai tu “ma perché calcolate i preventivi a mano? Non può farlo un computer?” No, non sempre: le foto di molte bollette ci arrivano sbiadite, sfocate o parziali. In altri casi, ci arrivano bollette di fornitori poco conosciuti, che il nostro sistema non è “allenato” a leggere. In altri casi ancora, il sistema semplicemente non riesce a leggere una bolletta. Così i nostri operatori vedono se ci sono tutte le informazioni che ci servono, le inseriscono a sistema e calcolano un preventivo. Se lo accetti, facciamo un secondo giro di controlli per vedere che sia tutto okay. Cerchiamo di farlo prima che passino i 14 giorni del ripensamento, così che tu possa scegliere se rimanere con il tuo fornitore senza troppe noie e costi.


Una cosa importante che puoi fare per evitare questo problema – e vale per molti altri casi che vedremo – è confrontare i dati del preventivo con quelli della bolletta che hai caricato: se ci sono discrepanze, scrivicelo in chat o all’indirizzo supporto@nen.it.


2) Errore “non umano”

Non si tratta di alieni, ma del nostro lettore digitale. Per quanto sia allenato – e più bollette legge, più è preciso – capita che anche lui si perda dei dati. Succede davvero poche volte, ma succede.

Per questo ti chiediamo sempre, durante la sottoscrizione, di ricontrollare che i dati siano giusti e al posto giusto. Il vantaggio di un lettore digitale non è solo quello di recuperare e calcolare i dati al posto tuo – e nostro –, ma anche quello di indicarti dove trovare i dati che non è riuscito a leggere. È una scocciatura, è vero, ma perdere qualche minuto in più per rileggere i dati prima di accettare il preventivo potrebbe davvero fare la differenza.

Questo aspetto è ancora più importante perché noi veniamo a sapere dell’errore solo dopo l’attivazione. In quel caso, il SII – il Sistema Informativo Integrato – ci comunica il tuo consumo annuo sulla base delle letture inviate dal distributore – cioè l’ente che porta l’energia fisicamente a casa tua. Se questo dato è più alto di quello che hai nel tuo preventivo, vuol dire che abbiamo sottostimato la tua rata.

È una seccatura, lo sappiamo, ma un lato positivo c’è: se la rata non dovesse piacerti e scegliessi di cambiare fornitore, ti restituiremo tutto quello che hai pagato ma non hai mai consumato. 

 

Un pannello da oculista e una lente d'ingrandimento che, a sorpresa, ingrandisce dei punti interrogativi al posto delle lettere


3) Hai inserito un dato sbagliato

Nello specifico, hai cambiato a mano il consumo annuo. Sicuramente l’hai fatto perché pensi di consumare meno, e non c’è niente di male in questo. Noi, però, dobbiamo basare i calcoli su dati concreti: magari la tua previsione è corretta, ma noi non abbiamo nulla che lo “provi”. In più, noi non sappiamo cosa ha fatto alzare i tuoi consumi più del normale: che siano stati degli ospiti, dei lavori in casa o un elettrodomestico particolarmente inefficiente, noi non sappiamo qual è il tuo consumo “normale” prima di quell’evento.

In casi come questi, ricontrolliamo che tu abbia inserito il dato corretto appena riceviamo le letture del distributore.


4) Il tuo vecchio fornitore ha scritto “male” la tua bolletta

Un motivo in più per odiare le bollette incomprensibili, in sostanza. Spesso capita, infatti, che il vecchio fornitore calcoli male il tuo consumo annuo: le informazioni sul consumo dei singoli mesi sono corrette, ma il consumo annuo è sbagliato. Oppure: il tuo vecchio fornitore ha sottostimato il consumo perché le letture del distributore sono in ritardo. Nel primo caso, puoi fare un controllo anche tu e scoprire se ci sono stati errori. Nel secondo caso, puoi fare un’autolettura per sapere se i consumi sono stati sottostimati.

Noi, per legge, dobbiamo sempre affidarci alle informazioni che ci manda il distributore: se però noti qualcosa che non va, scrivici. Cercheremo di aggiustare ogni eventuale ricalcolo.


5) Hai superato il tuo consumo annuo in meno di 9 mesi

Questo è un caso che, di solito, riguarda chi ha fatto una voltura, un subentro o una nuova attivazione. In parole povere, non ha uno storico dei consumi nella nuova casa, quindi non c’è una bolletta sulla quale possiamo basarci. Così, per calcolare la rata, abbiamo due possibilità: chiederti se conosci il tuo consumo annuo o farti una serie di domande per capirlo insieme. Il questionario – se compilato correttamente – è abbastanza preciso: come dicevamo all’inizio, non avrebbe senso per noi sottostimare la tua rata. Vorrebbe dire dover comprare nuova energia al prezzo di mercato, cosa che per noi è sempre un costo imprevisto. Puoi anche “autocertificare” il tuo consumo annuo: in quel caso, però, noi ci stiamo fidando della tua parola.

Quando le letture del distributore contraddicono la nostra stima o la tua autocertificazione, noi non possiamo girare la testa dall’altro lato, proprio per tutti quei motivi che abbiamo spiegato all’inizio.

Sappiamo che il nostro settore non brilla per trasparenza e onestà, e vedere l’ennesimo fornitore che tradisce le sue promesse è una triste conferma. Proprio per questo, però, ci teniamo a spiegarti perché facciamo certe scelte: un chiarimento non cancella la delusione, ma è il modo più corretto di essere trasparenti.