Come prima cosa, bisogna dire che c’è differenza tra il conguaglio dell’offerta a rata fissa e l’offerta variabile.
Nel caso dell’offerta variabile, infatti, il conguaglio arriva solo quando c’è un grosso scarto tra i consumi effettivi e i consumi stimati: noi però non aspetteremo fine anno per calcolare queste differenze, ma le riporteremo nella prima bolletta utile, cioè quella in cui potremo fatturare i consumi effettivi comunicati dal distributore.
Quando calcoliamo la tua rata per la prima volta, invece, ti chiediamo di caricare una bolletta. Non ci serve per appropriarci dei tuoi dati personali, ma per conoscere il tuo consumo annuo: è quello l’indicatore che ci permette di darti una rata più vicina possibile alle tue abitudini. Durante l’anno sia tu che noi possiamo monitorare l’andamento dei tuoi consumi (ti serve la nostra app per questo) e accumulare la differenza tra stime e realtà nel “cuscinetto”, uno strumento che ci siamo inventati per rendere la parola “conguaglio” più morbida possibile.
A fine anno potrai aver consumato più o meno energia rispetto a quella che avevamo preventivato, quindi il tuo cuscinetto potrà essere negativo o positivo. Invece di mandarti una bolletta extra per chiederti o restituirti la differenza tutta in una volta, spalmiamo il conguaglio insieme al resto sulle 12 rate successive. Tutto qui.
Può succedere, come nel caso del gas, che si accumulino mesi di consumi stimati. In quel caso potresti dire “avrei una nuova rata molto simile a un conguaglio”: non proprio.
È normale avere 1 o 2 mesi di consumi stimati: ne avremmo comunque 10 o 11 di effettivi, quindi un sacco di dati reali. Se ti dovesse capitare di avere più di tre mesi di consumi stimati, potrai mandarci un’autolettura 7 giorni prima dell'ultimo giorno lavorativo del mese: ne terremo conto per formulare una stima realistica. Non aspettare l'ultimo mese prima della nuova rata, però: saremmo troppo in là con i tempi.