Anche se di suo non ha fatto niente di male, il conguaglio è visto come il tizio che si imbuca alle feste, ubriaco, e fa fuori tutto il buffet prima di dileguarsi.
Nella realtà, è il modo che i fornitori di energia usano per fatturarti i consumi reali che loro erano riusciti solo a stimare; questo perché, nonostante i passi avanti della tecnologia, l’unico che può dire con certezza quanto hai consumato è il tuo distributore, cioè l’ente che installa e ripara il tuo contatore.
Fare le autoletture è un ottimo modo per prevenire il conguaglio, anche perché le letture del distributore, in genere, arrivano quando i fornitori hanno già inviato le bollette con la stima dei consumi. Questo fa sì che una parte di quello che hai consumato venga conteggiata separatamente e poi inviata in una bolletta dedicata a fine anno, per pareggiare i conti. Il problema di questa bolletta è il suo ammontare: il conguaglio è l’apoteosi della fattura “a sorpresa”, perché l’importo può essere negativo, di pochi euro o di svariate decine – dipende dalle tue abitudini di consumo, dal fatto che tu abbia comunicato o meno le letture (specialmente del gas) e dai costi di gestione del fornitore.