Ti servirà un contatore più potente. Il classico da 3 kW potrebbe non reggere, specialmente se hai qualche altro apparecchio in funzione nello stesso momento.
In genere, chi acquista una piastra a induzione richiede un aumento di potenza del contatore a 4,5 o anche 6 kW: dipende dalla potenza delle piastre e dalle altre abitudini di consumo. Veniamo a pentole, padelle e quant’altro: dovrai assicurarti che quelle che possiedi siano compatibili con l’induzione, altrimenti dovrai sostituirle – con buona pace dei parenti che te le hanno regalate. Acciaio (normale, inox e smaltato) e ghisa sono i materiali che riescono ad avviare l’induzione, tutti gli altri vanno messi da parte.
Alcune persone si chiedono se i campi elettromagnetici generati dalle piastre siano dannosi per la salute: la risposta è no. La frequenza generata è troppo bassa per poter causare problemi e, a oggi, non ci sono studi che provino il contrario. La quasi totalità delle onde passa direttamente dalla piastra al recipiente: la dispersione è minima e debole. Tuttavia, sembra che le persone con un pacemaker debbano fare attenzione: l’apparecchio è sensibile ai campi elettromagnetici, quindi dovrebbero evitare di usare mestoli metallici o toccare le piastre accese.
L’uso degli utensili di metallo viene sconsigliato per chiunque usi l’induzione: lasciati a contatto con le piastre, diventano portatori di calore e generano dispersione di energia.