PARLIAMONEN
09 giugno 2024

Parecchie persone, nel corso della loro vita, hanno a che fare col disturbo d’ansia: per alcune è un mal di pancia prima di una prova difficile, per altre è l'insonnia o un brutto pensiero ricorrente, per altre ancora è una sensazione paralizzante che impedisce anche i gesti quotidiani. Niente di entusiasmante, possiamo dire, anche se l’ansia in sé è un’emozione, e in quanto tale ha la sua utilità. Finché non prende il sopravvento.

Ora, sarà perché qui abbiamo a che fare tutti i giorni con rinnovabili, green e ambiente, ma a noi capita spesso di parlare o di sentir parlare di un tipo speciale di ansia: quella legata alla preoccupazione per il riscaldamento globale e le sue conseguenze. Cioè l’ecoansia.


Ce l’hai anche tu?

Se la risposta è “no” buon per te, una cosa in meno con cui fare i conti. Se invece ti sorprendi a pensare vorticosamente al futuro del pianeta dopo aver ascoltato o letto notizie sul cambiamento climatico, l’inquinamento e lo sfruttamento insensato delle risorse, allora potresti (usiamo il condizionale perché i disturbi si fanno diagnosticare da persone esperte) avere a che fare con l’ecoansia.


Un po' di sintomi

Sembra che l’ecoansia colpisca soprattutto le persone più giovani: può apparire come una sensazione costante di preoccupazione per l’ambiente o come un sentimento di tristezza misto a impotenza: ci convinciamo che le nostre azioni non siano sufficienti a “salvare il mondo”, nonostante le buone intenzioni. Questo può degenerare in disturbi del sonno o problemi di concentrazione che ci impediscono di dedicarci alle attività quotidiane: la preoccupazione assorbe buona parte del nostro tempo.  

L’ecoansia può finire per influenzare negativamente l’intera qualità della vita, dalle relazioni personali ai gesti quotidiani. Se già è difficile trovare comprensione ed empatia se si soffre di disturbi d’ansia in generale, l’ecoansia – se possibile – può farci sentire più facilmente “in isolamento” dal mondo che ci circonda, perché fatichiamo a trovare chi condivida così profondamente le nostre stesse preoccupazioni.  

Come gestirla

Se ti ritrovi in quello che hai letto finora, hai varie strade per provare a sentirti meglio, o quantomeno gestire la situazione.  

Intanto, puoi iniziare a informarti su cosa fare nel tuo piccolo per favorire pratiche e abitudini che facciano bene all’ambiente: magari credi che i tuoi gesti non siano abbastanza, ma se tutti la pensassimo così allora davvero non cambierebbe mai niente. Per fortuna le cose stanno diversamente.

Se l’ecoansia ti porta preoccupazione, ma senti che è una sensazione gestibile, puoi provare ad alleviarla con l’attività fisica, lo yoga, la meditazione o qualsiasi altra cosa che conosci e ti fa sentire meglio.  

Quando invece avverti che la situazione ti sta “sfuggendo di mano”, cioè che l’ecoansia ti tiene in uno stato di costante preoccupazione e ti impedisce di viverti bene la quotidianità, forse è ora di parlarne con uno o una psicologa, oppure rivolgerti a un gruppo di supporto. Dire ad alta voce come ti senti davanti a persone esperte, che ti capiscono, può aiutarti a venirne fuori.  

Vorremmo dirti un paio di cosette  

Non avremo studiato psicologia, ma forse anche noi possiamo darti qualche informazione utile.

La produzione di energia da fonti rinnovabili sta lentamente ma inesorabilmente prendendo piede: ti basti sapere che lo scorso anno, in Italia, la produzione da rinnovabili è arrivata al 43,8%, mentre in altri Paesi europei si è già andati oltre il 50%. È sotto gli occhi di chiunque, ormai, che le alternative ai combustibili fossili esistono, sono praticabili e fanno bene non solo all’ambiente, ma anche ai portafogli di chi investe. Se non dovesse bastarti, in questa raccolta trovi un bel po’ di materiale a supporto.

In quest’articolo raccontiamo le centrali che producono da fonti rinnovabili più spettacolari, strambe e sostenibili in giro per il mondo. In quest’altro articolo, invece, ti diciamo come l’innovazione abbia trovato il modo di produrre energia dalle cose più impensabili.

Se invece vuoi finalmente capire com’è fatta una bolletta e su quali voci puoi intervenire abbassando i tuoi consumi, puoi partire da questa guida.

Da fare c’è ancora molto ma intanto, ti senti un po’ meglio?