La notizia di un grande colosso tecnologico dell’e-commerce – hai capito chi è, su – che vuole far tornare impiegati e impiegate in ufficio dal 2 gennaio 2025 ha scatenato un gran dibattito sul tema “smartworking”, che spesso è più corretto chiamare “lavoro da remoto”.
È vero che in ufficio c’è più produttività? O è un modo per controllare meglio il lavoro delle altre persone? E lo smartworking ha sdoganato più flessibilità o rischia di cancellare i limiti tra vita e lavoro? Sono domande che, a quattro anni dallo spostamento in massa dagli uffici al lavoro da casa, chi studia queste materie si sta ancora facendo. Le risposte, infatti, come racconta bene questa intervista di Internazionale, non sono così facili da trovare.
Quello che può aiutarti a prendere una decisione, soprattutto se hai una partita IVA e dei dipendenti, è l’impatto ambientale degli uffici rispetto al lavoro da casa: conoscere questo dato non è una questione banale, visto che può influenzare il modo in cui sceglieremo di lavorare da qui al futuro. Proviamo a scoprirlo.