Dipende dal tuo fornitore di energia: ognuno ha le sue modalità, che in genere sono specificate nel contratto. Quando avrai compilato le scartoffie, il fornitore invierà la richiesta al distributore: ne approfittiamo per ricordarti che i fornitori di energia sono quelli che la vendono – tipo noi –, mentre i distributori si occupano del trasporto dell’elettricità e del gas e della gestione dei contatori (infatti sono loro a fare le letture periodiche).
La domanda di attivazione, solitamente, deve contenere:
i dati anagrafici dell’intestatario del contratto: nome, cognome, codice fiscale, carta di identità valida e così via;
i recapiti, cioè il numero di telefono, l'email, l’indirizzo di residenza, quello delle forniture e del recapito delle fatture;
Il codice POD o PDR: sono, rispettivamente, i codici univoci che identificano i punti di consegna della luce e del gas;
altre informazioni utili, come la potenza impegnata in kW: il contatore verrà riattivato con la stessa potenza che aveva prima di essere disattivato;
il metodo di pagamento per le spese di riattivazione, (noi, per esempio, chiediamo l'IBAN o la carta di credito).
Nel caso di un subentro per la luce, il fornitore ha 2 giorni lavorativi per inoltrare la richiesta al distributore, che a sua volta ha 5 giorni per riattivare il contatore. In totale, avrai 7 giorni di attesa. Nel caso del gas, invece, il fornitore ha 2 giorni lavorativi per passare la richiesta al distributore, che invece ne ha 10 per mandare il tecnico a riattivare la fornitura. In totale aspetterai 12 giorni: siamo certi che nel frattempo troverai di meglio da fare.