Questo articolo è stato aggiornato il 9 novembre 2022, quando abbiamo lanciato la nostra offerta a 12 mesi. La prima versione è stata pubblicata il 4 luglio 2022.
Questo articolo è stato aggiornato il 9 novembre 2022, quando abbiamo lanciato la nostra offerta a 12 mesi. La prima versione è stata pubblicata il 4 luglio 2022.
Se da un po’ di tempo senti parlare di “blocco ai call center aggressivi” ma le telefonate sembrano aumentare, è perché siamo a un giro di boa. Dal 27 luglio, infatti, sarà possibile iscrivere anche il proprio numero di cellulare – per i fissi questa opzione è già valida – sul Registro pubblico delle opposizioni. Si tratta di un elenco di numeri che non possono essere contattati per le telefonate commerciali. Questo certo non fermerà i call center, ma di sicuro sta minacciando il loro mercato e li sta rendendo più aggressivi del solito.
Non facciamoci prendere dalla disperazione: i modi per contrastare le truffe e l’insistenza ci sono. Per esempio AGCM e ARERA, di recente, hanno deciso di raccogliere tutte le informazioni utili sul sito difenditicosì. Più siamo informati, più semplice sarà difenderci. Ma torniamo a parlare di quel pericolosissimo “sì”.
È un fatto, soprattutto se hai detto “sì” a un contratto stipulato telefonicamente e/o a distanza (in Italia è legale stringere contratti telefonici). La legge dice che, tolta qualche eccezione, hai fino a 14 giorni per esercitare il tuo “diritto di ripensamento” e puoi farlo senza penali o costi aggiuntivi. Le modalità non sono sempre comode: ne abbiamo parlato meglio qui. Rimane comunque il fatto che devi poter esercitare questo diritto e noi abbiamo cercato di rendere la cosa il più semplice possibile, almeno per chi vuole salutarci.
Attenzione, in ogni caso, a rispondere “sì” al telefono: non sono state poche le segnalazioni di chi ha ricevuto le bollette di un nuovo fornitore per un’affermazione estorta e riutilizzata in modo poco trasparente. Se dovessi trovarti in questa situazione, su “Difenditi così” trovi tutti numeri e gli indirizzi email a cui rivolgerti.
Palle, palloni e dirigibili
Le storie che i call center si inventano variano per fantasia e dimensioni. Alcune sono più banali, come “Ciao siamo ‘Operatore PippoPluto’ e solo per oggi scontiamo il gas del 200%”. Altre, invece, raggiungono un certo livello di creatività: “dobbiamo passare da te per farti firmare il contratto”, “ti sta scadendo il contratto”, “siamo l’operatore XXX e NeN l’energia la compra da noi, quindi tu la paghi di più”. Non si tratta solo di chiamate insistenti, ma di vere e proprie truffe che abbiamo raccolto anche qui. Ricorda che noi non ti chiederemmo mai:
In generale, come puoi difenderti? Una cosa è sicura: prendersi tempo per pensare è sempre l’opzione migliore. Chi ti mette fretta, ti propone offerte fuori dal mondo o non sembra rispondere chiaramente alle tue domande potrebbe non avere le intenzioni più corrette. Qualsiasi cosa succeda, hai sempre il diritto di ripensarci. Ma c’è un’altra cosa che puoi fare.
Serve a tutti, non solo a chi ha ricevuto telefonate insistenti o subìto una truffa telefonica. Segnalare aiuta l’autorità a individuare le compagnie fraudolente e aiuta le persone come te a rendersi conto dei nuovi tentativi di truffa in giro. Ci sono diversi posti dove puoi raccontare quello che ti è successo: lo Sportello per il consumatore o il sito dell’AGCM, per esempio. Noi proviamo a fare la nostra con la pagina di SegnalazioNeN o PersoNeN, il gruppo Facebook dedicato a chi ci ha scelto come fornitore. Da lì, ricondividiamo tutto sui nostri canali. Non preoccuparti di raccontarci le cose più assurde: abbiamo lo stomaco forte.
Cioè di non avere un call center che ti chiami a tutte le ore per farti proposte assurde e di non appaltare le nostre attività “commerciali” ad altri operatori telefonici. Crediamo che queste procedure non facciano altro che abbassare la fiducia in un settore che non brilla certo per onestà. Chi ha NeN lo sa: se non ti aspetti una chiamata da noi, sicuramente non siamo noi.