FACCIAMO COSE
09 novembre 2023

Come direbbe la cara vecchia Britney, “ups ai did it aghèn”. Dopo quello sulla ricerca del tempo perduto, abbiamo commissionato un altro sondaggio a SWG, perché ci abbiamo preso gusto ma soprattutto perché volevamo capire meglio cosa vogliono le persone dalle aziende (e quindi pure da noi). È venuto fuori – incredibile ma vero – che più dei soldi conta un altro aspetto: la coerenza.

Ma parliamone meglio

Partiamo dal dettaglio: la coerenza è considerata innanzitutto una forma di rispetto (87% del campione dice di essere “d’accordo” o “del tutto d’accordo” con quest’affermazione) e “qualcosa che qualifica chi ne è capace” (85%); è un valore irrinunciabile per l’82% delle persone ma “una cosa che fanno in pochi” per il 74%. Solo il 18% del campione crede che sia impossibile da mettere in pratica.

Secondo il 67% delle persone intervistate la coerenza è l’aspetto più importante per determinare il valore di un’azienda: tradotto, fare quello che si promette conta più che avere un adeguato rapporto qualità/prezzo (che segue al 62%) e risolvere velocemente i problemi (57%). In secondo piano la chiarezza dei messaggi (48%), un servizio clienti efficiente (34%) e la facilità di utilizzo dei canali aziendali (32%).


Un dato che ci ha fatto piangere

Mettendo a paragone 6 diversi settori, è venuto fuori che l’energia è tra quelli che se la passano peggio quando si parla di coerenza. In una scala da 1 a 10, la fiducia nella coerenza tra parole e fatti legata – ad esempio – alle piattaforme di servizi di streaming è a 5 punti, seguita dai corsi di lingua online (4,8), le banche (4,7), i fornitori di energia (4,5), le compagnie telefoniche (4,3) e, per ultimi, i programmi di dimagrimento (3,5).

 

È abbastanza evidente che c’è molto lavoro da fare, anche se le persone intervistate riconoscono che per un’azienda sia più complesso mantenere le promesse rispetto a una piccola realtà o alle singole persone. 

 

Una curiosità

Le persone credono di essere più coerenti con se stesse che col mondo che le circonda. In una scala da 1 a 10, è 7,6 il voto che si riserva per sé, mentre mantenere la parola data a figlie e figli (7,2) e con la persona con cui si è in una relazione (6,3) è più complicato. 

 

Cosa abbiamo imparato

Intanto, che probabilmente siamo sulla strada giusta. Da quando siamo nati non abbiamo mai predicato il verbo delle “superoffertone” o della convenienza a tutti i costi, perché sapevamo che si trattava di promesse dure a mantenersi: comprare energia green ha i suoi costi, purtroppo, e il nostro è un settore dove lo “scontone” trova sempre il modo di farsi ripagare. Abbiamo preferito concentrarci su altri aspetti: avere un’offerta chiara e trasparente, e poi spiegare alle persone cos’è e come funziona questa cosa misteriosa chiamata energia.

 

Il fatto che le persone si fidino più del loro vicino che di un’azienda, da una parte, è normale: più conosciamo qualcuno o qualcosa, più sappiamo se fidarci. Questo però non può e non deve diventare il pretesto di un’impresa per non giocare a carte scoperte. Noi ci proviamo.