A un giorno dalla “presunta” fine della COP29 a Baku, il bilancio è “meh”. La sensazione di stallo nata dalla mancata partecipazione di buona parte di leader mondiali si è solidificata durante la conferenza. Questo è stato ancora più rilevante se consideriamo che la convention di quest’anno è stata ribattezzata “la COP della finanza”. In poche parole, la COP che avrebbe dovuto decidere chi mette i soldi per garantire ai Paesi in via di sviluppo una crescita a basso impatto di CO2.
La questione non è banale, perché avere energia a basso costo può aiutare a tirare miliardi di persone fuori dalla povertà. La coperta, però, è cortissima e le conseguenze di queste scelte toccheranno – in modo diverso – ogni persona su questo pianeta.