LUCE E GAS
22 marzo 2023

Parlare di soldi non è mai facile, soprattutto se i soldi devi riceverli e le cifre sono mica da ridere. Quando incontrano il magico mondo della burocrazia poi, le cose non vanno quasi mai bene. Chi deve ricevere il denaro vorrebbe averlo il prima possibile, chi deve darlo – soprattutto se è un’azienda – magari ha da fare diversi passaggi, firmare documenti e rispettare i tempi delle banche. 

Fosse solo per noi, eviteremmo tutti questi giri. Per far funzionare bene certe cose, però, dobbiamo seguire processi ben definiti. Dopotutto, è difficile crescere come azienda se certe attività non sono – come direbbero dal marketing – ottimizzate. 

Quindi, perché i nostri rimborsi sembrano metterci un’eternità ad arrivare, in alcune occasioni? Proviamo a fare chiarezza.

 

Il tempo è relativo

Non perché siamo fan di Einstein, ma perché ci sono tanti momenti diversi da considerare. Per esempio: devi cambiare casa e hai chiuso le tue utenze con NeN. L’ultima fattura non ti arriva il giorno stesso della chiusura, ma potrebbe impiegarci un po’: questo perché dobbiamo aspettare che il distributore ci comunichi le tue letture. Senza, non possiamo sapere se ti dobbiamo soldi, se tu li devi a noi o di che cifra stiamo parlando. Insomma, la prima data importante di cui tenere conto è il giorno in cui ricevi la fattura. Il rimborso, infatti, deve essere "evaso” entro 45 giorni dalla scadenza della fattura. Ma c’è un ma.

 

Una serie di punti interrogativi per dire che col conguaglio non ci si capisce mai niente

 

Dimmi come paghi, e ti dirò chi sei

Se hai scelto di pagare le fatture collegando direttamente il tuo IBAN, abbiamo tutto quello che ci serve: il rimborso arriverà entro 45 giorni dall'emissione della fattura di chiusura. Non sappiamo dirti il mese esatto – dipende dalla fattura, appunto – ma arriva sempre nei primi 10 giorni del mese. Se invece hai scelto di pagarci con carta di credito o non abbiamo un metodo di pagamento valido  – magari perché non siamo riusciti a collegarci al tuo conto –, le cose sono un po’ più complicate. Purtroppo, non possiamo rimborsarti sulla carta, ma dobbiamo avere il tuo IBAN per fare un bonifico. Ed è qui che entra la burocrazia. 

Le persone che scelgono di pagarci con carta di credito sono davvero tante, e ogni mese un tot di loro deve ricevere un rimborso. Per evitare di inviare un’email a mano a ognuna di queste persone e metterci al sicuro da brutti errori, il loro nome – e la loro email – viene inserito automaticamente in un elenco. Tra il 15 e il 30 del mese successivo all’invio della fattura, prendiamo questo elenco e inviamo a tutti quei nomi un modulo, dove possono lasciare dati e IBAN.

Dal momento in cui parte l’email con il modulo, però, dobbiamo aspettare di raccogliere gli IBAN di tutte le persone che devono ricevere il rimborso. Ci diamo fino al 15 del mese successivo, e poi inviamo il rimborso. Da quel momento, ci vogliono circa 10 giorni lavorativi – dipende molto anche dal tipo di banca che hai – per vedere i soldi sul tuo conto.

 

 

Bonus, errori e rimborsi “una tantum”

Ci sono tante occasioni in cui potremmo doverti dare – o restituire – dei soldi, in effetti. Il principio è lo stesso: dobbiamo farti il bonifico sempre sul conto corrente. Le tempistiche, quindi, sono quelle di cui abbiamo appena parlato. Considera anche un altro fatto: aspetteremo che il tuo credito sia superiore a 50 € prima di inviarti un rimborso. Sposteremo quel credito sulla fattura successiva, in modo da accumulare un gruzzolo significativo. Facciamo così perché ci aiuta con la contabilità e ci evita di fare mille micro-bonifici ogni mese.

 

Ci vuole pazienza

Perché una cosa è sicura: non possiamo trattenere dei soldi non nostri. Sarebbe illegale, prenderemmo un sacco di denunce e falliremmo in men che non si dica. Sappiamo che è molto frustrante dover aspettare per ricevere dei soldi che ti spettano, ma una cosa te la possiamo assicurare: arriveranno, sempre.