L’idroponica è un tipo di coltivazione che evita la piantumazione di ortaggi, verdure e frutta nel terreno perché fa crescere le piante direttamente in acqua e in un composto di materiale poroso, dove possono essere versati i nutrienti. In alternativa, le radici possono essere messe direttamente in acqua. Quest’ultima, in generale, può essere riciclata e messa in ricircolo, tagliando gli sprechi ed evitando il condizionamento del meteo. La luce – altrettanto necessaria – è artificiale, e insieme all’ossigeno deve essere regolato per dare agli organismi esattamente quello di cui hanno bisogno. Senza, infatti, la pianta cresce più lentamente o rischia addirittura di marcire.
Ovviamente tutto questo lavoro non può essere fatto a mano. Ecco perché le coltivazioni idroponiche vengono gestite da sistemi abbastanza sofisticati che – in automatico – regolano il ricircolo dell’acqua, rilasciano i nutrienti e adattano luce e ossigeno al bisogno delle piante.
Va sempre fatta una distinzione tra idroponica su piccola scala, cioè un piccolo orto o piantagione che basta a te e alla tua famiglia, e idroponica su grande scala, cioè delle vere e proprie piantagioni che permettono di coltivare abbastanza cibo da poterlo rivendere sul mercato. In questo caso saranno diversi i costi, lo spazio necessario e l’energia che servono per sostenere la coltivazione.