LUCE E GAS
23 aprile 2020

I vecchi fornitori sanno essere insistenti. Magari non si sono fatti sentire per anni, ma come scoprono che hai intenzione di lasciarli non ci mettono molto a cambiare atteggiamento. Prima provano a trattenerti con un’offerta “riservata a te” (e chissà a quanti altri). A volte giudicano la tua scelta, mettono in cattiva luce il nuovo fornitore, ti dicono che stai facendo un grosso sbaglio. Se proprio non ti fai convincere, non è detto che si arrendano: potrebbero provare a riconquistarti in futuro.


Inoltre, ed è l’argomento di cui parliamo oggi, ancora per qualche tempo continuano a mandarti bollette. In questo, però, non c’è nulla di anomalo: è soltanto una delle molte stravaganze del mondo dell’energia. In effetti, ci sono alcune fatture che ogni “vecchio fornitore” è obbligato a emettere quando il cliente decide di andare per un’altra strada. Ciò non significa, comunque, che tutte le bollette “tardive” siano legittime.

 

Joey placca Chandler in una iconica puntata di Friends

 

Quali sono le bollette “normali”?

Durante il passaggio, il tuo vecchio fornitore è tenuto a inviarti:


- la fattura relativa al periodo che non avevi ancora pagato (te l’avrebbe inviata a prescindere);
- una bolletta “di chiusura”, che serve a restituire eventuali cauzioni e a coprire l’energia che utilizzi fino alla data in cui si attiva la nuova fornitura.

Questa bolletta di chiusura deve essere inviata entro 6 settimane dal passaggio; per farlo, il fornitore ha bisogno dei tuoi consumi reali. Se non li conosce ti potrebbe mandare una fattura “provvisoria”, basata su una stima; poi, non appena scoprirà quanto hai consumato in realtà, ti invierà la bolletta di chiusura vera e propria, per chiederti (o restituirti) la differenza rispetto a quanto avevi già pagato. In casi molto rari, potrebbe anche mandarti una quarta fattura, “di rettifica”: questo succede quando gli vengono comunicati dei consumi sbagliati.

Non deve accadere, invece, che il vecchio fornitore ti fatturi uno stesso periodo di consumo che ti ha fatturato quello nuovo. Se ti è successo e sei un nostro cliente, non pagare la bolletta e inviala all’indirizzo supporto@nen.it. Prenderemo in carico la cosa e ti aggiorneremo sugli sviluppi.

 

Toby di The Office viene colpito da un aereo di carta

 

Quando smetterà di inviare le bollette?

La risposta breve è “entro qualche mese dall’attivazione”. La risposta lunga è un po’ più tecnica, e richiede una premessa sul modo in cui avviene lo “switch”. Dopo aver sottoscritto un contratto con noi, hai diritto a 14 giorni per cambiare idea (si chiama “periodo di ripensamento”). Se questo periodo termina entro il nono giorno del mese, riusciamo ad attivare la fornitura il mese successivo; in caso contrario, l’attivazione slitta al mese ancora dopo. Per capirci:


- sottoscrivi il 26 maggio: il periodo di ripensamento termina il 9 giugno, quindi la fornitura sarà attiva dal 1° luglio;
- sottoscrivi il 27 maggio: il periodo di ripensamento termina il 10 giugno, quindi la fornitura sarà attiva dal 1° agosto.

Nel frattempo il vecchio fornitore deve mandarti le bollette di cui abbiamo parlato sopra, ma lo fa con i suoi tempi. Non esiste un lasso di tempo standard: ognuno fa un po’ come vuole. Noi non possiamo farci molto, ma se hai dubbi sulle bollette che ti arrivano, o se hai bisogno di più info su questo tema, la nostra chat è sempre aperta (in senso figurato: siamo online da lunedì a venerdì, tra le 9 e le 18). Ti daremo tutto l’aiuto che ti serve.