LUCE E GAS
08 giugno 2023

Se la domanda “che fai questa estate” ti fa partire un tic nervoso, ti capiamo. Dopo alcuni anni decisamente intensi, viaggiare sembra il modo più giusto di “riscattare” tutto quel tempo passato a casa. Allo stesso tempo, organizzare un viaggio può essere uno stress non indifferente. Magari non hai voglia di prendere mezzi poco sostenibili (sì aereo, stiamo guardando te), prenotare tutto con sette mesi in anticipo o passare buona parte delle ferie in coda sull’A1. Così ci siamo messi a cercare alternative placide che permettono di fare una vacanza a bassa impronta di anidride carbonica. 

Con questa guida vorremmo darti degli spunti, non dei veri e propri itinerari. Continuiamo a vendere energia, anche se l’idea di aprire un’agenzia di viaggi non è poi così male.


Qui un tempo era tutto locomotiva

Oggi, però, il buon vecchio treno ha fatto molti passi avanti sul versante sostenibilità. Dalla primissima locomotiva di Stevenson nel ‘700 – alimentata a carbone –, siamo arrivati a una rete passeggeri alimentata all’80% dall’elettricità, quindi senza emissioni dirette di CO2 a differenza di auto, aerei e diversi tipi di nave. In Europa, poi, ci si sposta anche abbastanza facilmente in treno: molte tratte, soprattutto quelle servite dall’alta velocità, durano quanto il viaggio in aereo se si tiene conto del tempo impiegato per andare in aeroporto – spesso fuori città –, stare in fila ai controlli e al gate. Greenpeace ha calcolato che sostituire molte delle tratte aeree a corto raggio con i treni ci permetterebbe di risparmiare 3,5 tonnellate di CO2 equivalente all’anno. Niente male, diciamo noi.

Altri motivi non strettamente ecologici per volere bene al treno: non c’è un limite di peso sul bagaglio, è possibile acquistare dei pacchetti internazionali flessibili – hai presente l’InterRail? –, le stazioni sono spesso in centro città e puoi portare a bordo altri mezzi di trasporto sostenibili. Le biciclette, per esempio.


Una vacanza da maglia rosa

O anche da maglia gialla, per chi preferisce il ciclismo d’oltralpe. Se il treno abbassa l’impronta di carbonio della tua vacanza, la bici la azzera. I percorsi cicloturistici in Italia e in Europa sono tanti, spesso ben curati e adatti anche a chi non passa tutti i giorni in sella. Se vuoi iniziare con un percorso facile – e che puoi in parte coprire in treno – puoi andare da Bruges ad Amsterdam in 5/6 giorni. Oppure, se vuoi visitare meglio i Paesi Bassi, puoi viaggiare sulla Holland Junction Network: 32.000 km di piste ciclabili che attraversano il Paese, con punti di appoggio per chi si muove sui pedali. Se vuoi rimanere in Italia, invece, puoi scegliere di percorrere un pezzo della via Francigena – nello specifico, il tratto del cammino di pellegrini e pellegrine che va da Pisa a Roma – in bici. Ci vogliono tra i 7 e i 9 giorni, e ci sono molti ostelli dedicati proprio a chi si sposta su quella rotta. Se scegli di viaggiare in bici, però, c’è un “kit minimo” che devi preparare prima di partire:

  • portabici;

  • borsa da manubrio;

  • coperture per la pioggia;

  • luci per la bicicletta;

  • giubbotto di sicurezza riflettente;

  • lucchetto per bici;

  • kit di riparazione;

  • bagaglio facilmente trasportabile;

  • tanta acqua.

Se non vuoi acquistare una bici apposta per il viaggio, puoi noleggiarla. È una cosa molto comoda da fare se non pensi di raggiungere la tua destinazione in bici.

Detto questo, affrontare un viaggio in bici può essere faticoso: avere un po’ di allenamento alle spalle non guasta. Quindi, se non te la senti di macinare chissà quanti km pedalando, puoi scegliere una destinazione che può essere visitata in bici: quasi tutte le capitali europee sono “amiche delle bici”, e spesso i servizi di noleggio sono uguali a quelli che utilizziamo in Italia. Insomma, basta un app.


Gambe in spalla

Petto in fuori e zaino sempre pronto. I cammini – come quello della Francigena o il più famoso “Cammino di Santiago” – sono tratte storiche che portavano le persone in pellegrinaggio verso luoghi di culto e borghi medioevali. In Italia sono molti – qualche giorno fa, Will Media ne ha raccolti alcuni – e puoi scegliere tu da dove partire, in base al tempo e alla preparazione fisica che hai. Ogni cammino ha una durata diversa ma quelli più lunghi sono preparati ad accogliere chi si mette in strada. Anche in questo caso, ci sono alcune cose indispensabili per affrontare il viaggio:

  • zaino con retina, così che non si appiccichi alla schiena

  • calzini anti-vesciche

  • scarpe traspiranti

  • vasellina

  • borraccia da 1 lt

  • adattatore

  • cappello con visiera

Come potrai immaginare, è un viaggio dove la destinazione – per quanto importante – non fa la differenza. Ti mette a diretto contatto con la natura e con le persone del luogo, per questo viene chiamato “turismo dolce”.


Quindi basta aereo?

Certo che no. L’aereo è indispensabile per alcune destinazioni, specialmente se vuoi attraversare il globo e non hai 80 giorni di ferie, a differenza di un certo signore inglese. Stessa cosa vale per la nave o per certi spostamenti in auto – alcuni posti sono irraggiungibili in treno o in pullman. Quello che possiamo fare, però, è non snobbare le alternative a basso impatto: ce ne sono tante, e non tolgono nulla al nostro viaggio. 

Se hai fortuna, potranno rendere la vacanza una vera e propria avventura.