Hai presente quando il mondo dell’energia fa di tutto per sembrare più complicato di quanto effettivamente è? Ecco, l’apparentemente inspiegabile triade produttore-distributore-fornitore è l’esempio perfetto. Magari non lo sai – e in cuor nostro speriamo che la tua testa sia alle prese con questioni più interessanti –, ma nel nostro settore chi produce energia, chi la fa arrivare a casa tua e chi te la vende non possono essere la stessa azienda.
Il motivo di questa “separazione dei poteri” sta in una parola molto simpatica che poco o nulla ha a che fare con giochi di società a base di capitalismo: il monopolio, che in questo caso vuole essere evitato a tutti i costi. Quando si parla di “regime di monopolio”, infatti, si indica la possibilità che un singolo ente – o azienda – accentri troppe risorse e troppo potere nelle proprie mani, facendo il bello e il cattivo tempo in quello specifico ambito.
L’energia però – come diciamo spesso – è un bene di cui non puoi fare a meno. Per garantire che venga gestita con la massima trasparenza, quindi, i tre grandi ruoli del settore possono sì fare capo alla stessa società, ma devono essere aziende separate e indipendenti. Oggi cerchiamo di capire meglio di cosa si occupa ogni figura e in che modo le leggi evitano che si creino dei “cartelli”.