LUCE E GAS
09 novembre 2022

Questo articolo è stato aggiornato il 9 novembre 2022, quando abbiamo lanciato la nostra offerta a 12 mesi. La prima versione è stata pubblicata il 27 settembre 2022.

 

Anche se il nostro payoff è “Non pensare all’energia”, sappiamo bene che chiederti di dedicare i tuoi sforzi neuronali altrove – in queste settimane – è abbastanza complicato. Chiunque non fa che parlare di bollette o di politica, o di politica che deve occuparsi delle bollette: pensare ad altro, quindi, richiede un certo sforzo. 

Allora anche tu potresti essere tra le persone che si sta domandando se cambiare fornitore in questo momento sia cosa buona e giusta oppure no: se ci dai un attimo, arrotoliamo le maniche e ti aiutiamo a capirci qualcosa.

Ragazzo asiatico che si frega le mani con espressione curiosa

Prima di tutto, il prezzo

Se fino a qualche tempo fa contava, sì, ma fino a un certo punto, adesso il prezzo della materia prima è arrivato a incidere prepotentemente sull’importo della bolletta. L’andazzo degli ultimi mesi ne ha aumentato parecchio il costo, tanto da renderlo un elemento “sensibile” al pari di oneri, imposte e componenti a cui in genere bisogna prestare più attenzione. Il prezzo è, quindi, la prima cosa a cui devi guardare in questo momento. 

Fisso o indicizzato?

Visto che nella vita niente è certo, tantomeno l’energia, dovresti approfondire un pelo le indagini sulla tua bolletta e capire se hai un’offerta a prezzo fisso o indicizzato. Nel primo caso, dovresti avere un prezzo conveniente e cambiare, forse, non è la cosa migliore; nel secondo caso, invece, il tuo prezzo sta seguendo l’andamento di mercato: “no buono”. Meglio farti un giro per capire se possiamo fare al caso tuo

Non ne puoi più delle supercazzole

Ti capiamo. Specialmente se le tue bollette sono scritte in una lingua che non conosci, vedi poca trasparenza, o peggio ancora il tuo fornitore ha “modificato unilateralmente” i vostri accordi di recente – cioè ha cambiato le carte in tavola al tuo contratto per far fronte alla situazione di mercato. Qualunque sia il motivo, non è carino. Ricorda che puoi cambiare fornitore in qualsiasi momento, e magari questa è l’occasione giusta. 

A proposito, da quanto tempo non cambi fornitore?

Di solito non andiamo in giro a fare domande così intime, ma sapere da quanto tem

po sei con il tuo attuale fornitore può fare la differenza, in questo momento. Il motivo è semplice: se hai un contratto stipulato almeno un anno fa, è probabile che tu abbia aderito a un’offerta più vantaggiosa di quelle che trovi in giro ora. Cambiare fornitore, in questo caso, potrebbe non avere molto senso.

“E se ho già NeN?”

Allora grazie, perché è anche per merito tuo che possiamo stare qui a cercare di farti capire di più sull’energia. Okay, fine della parte strappalacrime. Come saprai, siamo sul mercato da marzo del 2020 e, per chi ha sottoscritto fino ai primi di novembre del 2022, abbiamo bloccato il prezzo per 36 mesi: a conti fatti, la stragrande maggioranza delle persone che ci ha scelto ha fermato il prezzo tempo fa e in questo momento avrebbe poco senso muoversi. 

Se vuoi capire cosa succede in giro, ricorda di fare caso sia al prezzo della materia prima che a quello delle componenti aggiuntive e farti i conti tenendo presente la tua spesa annua.