LUCE E GAS
09 novembre 2023

Hai presente la storia di “Al lupo! Al lupo!”? C’è un ragazzino che, per scherzare, fa finta di essere attaccato dai lupi. La prima volta, chi abita nel villaggio si preoccupa. La seconda volta, pure. Alla terza, è chiaro che si tratta di una finta. Peccato però che stavolta i lupi sono arrivati sul serio. Ecco, chi ha una fornitura nel mercato tutelato deve aver sentito una grande affinità con i personaggi della storia. Dopo anni di annunci, infatti, pare proprio che il regime di tutela sia arrivato al capolinea. Le date di scadenza dovrebbero essere queste: 10 gennaio 2024 per il gas, 1° luglio 2024 per la luce. Ma cosa succederà, esattamente, a tutte le utenze che non saranno passate al mercato libero? Scopriamolo insieme.

Ripassino

Prima di continuare, diamoci un po’ di contesto. Il servizio di maggior tutela si chiama così perché il prezzo della materia prima viene deciso da un’autorità chiamata ARERA. Nel mercato libero, invece, alcuni costi – tra cui quello della materia prima – vengono decisi dal singolo fornitore. Se vuoi approfondire, tempo fa abbiamo spiegato perché – secondo noi – il mercato tutelato non tutela poi così tanto e quali differenze ci sono con il mercato libero.

Ma perché questo servizio “deve” finire? Perché lo prevede un decreto del 1999, che potresti conoscere come “Decreto Bersani”. Secondo il provvedimento – che ha stabilito le regole per la liberalizzazione del mercato energetico – il servizio di tutela doveva essere temporaneo, utile ad ammorbidire il passaggio dal totale monopolio alla totale liberalizzazione. La chiusura è stata rimandata di anno in anno fino a oggi, quando il mercato tutelato conta ancora circa 10 milioni di utenze domestiche.


“Cosa succederà se rimango nel tutelato?”

Dipende dal tipo di fornitura e da altre tue caratteristiche. In qualsiasi caso tu continuerai a ricevere energia elettrica e gas, e di questo non devi preoccuparti. Vale anche se dovessi scegliere passare al mercato libero, cosa che puoi fare quando vuoi e senza costi aggiuntivi. Detto questo, andiamo a vedere i singoli casi:
 

  • cosa succede alle persone cosiddette “vulnerabili”. Si tratta di categorie per le quali è previsto un “servizio di tutela”, cioè un prolungamento del mercato tutelato come lo conosciamo oggi. In queste categorie rientra chi si trova in condizioni economicamente svantaggiate, chi ha una disabilità, chi vive in un’abitazione di emergenza a causa di una calamità naturale e chi ha più di 75 anni, a prescindere dal reddito. Per chi è già in regime di tutela, non cambierà nulla. Chi invece ha queste caratteristiche ma ha scelto un fornitore del mercato libero, potrà tornare nel tutelato. Ora come ora, le condizioni economiche sono state definite solo per le forniture di gas. Si potrà chiedere di entrare nel servizio tutela dal 1° gennaio 2024; 
     

  • cosa succede a chi non è “vulnerabile” e ha un’utenza gas nel mercato tutelato. Per chi non avrà scelto un fornitore gas nel mercato libero entro il 10 gennaio 2024, l’ARERA ha previsto di lasciare le utenze con il fornitore che hanno già e di far applicare condizioni simili a quelle delle offerte PLACET. Per riassumere: se sei nel regime di tutela gas, rimarrai col fornitore che hai già ma cambieranno le condizioni economiche; 
     

  • cosa succede a chi non è “vulnerabile” e ha un’utenza luce nel mercato tutelato. In questo caso, le utenze verranno messe all’asta. O meglio, verranno messe all’asta delle zone d’Italia: è possibile, quindi, che il tuo fornitore cambi dopo il 1° luglio 2024. In questo caso verranno applicate le condizioni contrattuali del “Servizio di Tutele Graduali”, che corrispondono all’offerta PLACET del fornitore che vincerà “il lotto d’asta”.
     

Come puoi vedere, l’ARERA ha previsto un passaggio abbastanza graduale tra il mercato tutelato e il mercato libero. Le modalità, però, possono essere ostiche e poco chiare per chi non si occupa di energia dalla mattina alla sera. Le condizioni PLACET, infatti, verranno decise dal singolo fornitore e non più dall’ARERA: a questo punto, non è meglio scegliere l’offerta più adatta alla tua situazione?