E dirti una cosa che forse sai già: alle persone non piace cambiare. A quanto pare qualcosa nel nostro cervello ci fa letteralmente accomodare sulle abitudini, per cui una volta stabilito un percorso o un modo di fare è complicato venirne fuori.
Per fortuna, alla nascita ci hanno dato anche una cosa che si chiama plasticità neuronale, cioè la favolosa capacità del suddetto cervello di adattarsi facilmente al cambiamento.
Perché, allora, cambiare è così difficile? La questione, pare, è più psicologica: pigrizia, paura, giudizi, la convinzione che “tutto sommato si sta bene” o che il gioco non valga la candela.
La questione si fa ancora più complicata quando si parla di cambiare le abitudini di casa. Nessuno può venirci a dire cosa fare dentro le mura domestiche, tantomeno se si tratta di cambiare abitudini di consumo – sì, stiamo parlando con te che lasci il caricatore dello smartphone attaccato alla presa, e anche con te che metti i cibi ancora caldi in frigo “se no poi mi scordo”.
L’unica molla in grado di innescare davvero il cambiamento è avere una motivazione.
Proviamo a dartene due.