LUCE E GAS
10 gennaio 2024

In effetti abbiamo provato a far diventare i termostati virali su TikTok, ma per motivi oscuri continuano a essere percepiti come una cosa da gente grande. Se chiedi a noi, non c’è un’età giusta per capire e forse apprezzare questi aggeggi: finché hai bisogno di scaldare casa – e indossare tutti i maglioni che hai non è un’opzione – vale la pena parlare di termostati. 

Ma cosa fanno esattamente? E in che modo possono aiutarti a risparmiare sulla bolletta del gas e sulle emissioni di CO2? Siamo qui per spiegartelo: tutto quello che devi fare tu è continuare a leggere. 

Dalla manopola alla domotica

Partiamo dall’inizio: i termostati servono a regolare la temperatura dei termosifoni. Fissano una soglia da non superare e, in alcuni casi, il momento in cui si accendono i riscaldamenti. In questo modo – in teoria – puoi evitare gli sprechi e regolare la temperatura come preferisci. 

Esistono tre tipi di termostati, diversi per tecnologia, efficienza e “anzianità”. Non avrebbe senso fare una classifica tra i più o i meno validi, perché esistono case ed esigenze diverse: vediamoli uno per uno, allora.

Termostati manuali. Fanno quello che promettono, cioè regolare a mano la temperatura e gli orari di accensione dei riscaldamenti. Possono essere sia meccanici (hai presente le manopole numerate nella parte superiore dei termosifoni? Ecco, loro sono i termostati meccanici) che digitali. In questo caso regoli tutto da un display, che a sua volta è collegato ai riscaldamenti di casa. Sono una buona opzione per chi lavora molto da casa e può regolare spesso il riscaldamento. Le manopole meccaniche possono anche essere installate ai termosifoni di chi ha il riscaldamento centralizzato: in questo modo è possibile regolare il riscaldamento di una stanza e dell’intera casa anche se non decidi tu quando accendere i termosifoni.

Termostati programmabili. Questi sono leggermente più complessi dei colleghi manuali, perché permettono di programmare – e quindi rendere automatica – l’accensione dei riscaldamenti. Esistono modelli settimanali o 5-2, cioè quelli che distinguono tra i giorni feriali e il fine settimana, e sono molto comodi per chi sta in casa solo in momenti molto precisi. Una volta programmati in base alle tue giornate, puoi praticamente dimenticartene – a meno che tu non faccia una bella vacanza di due settimane o che il meteo faccia un po’ i capricci. A proposito, alcuni termostati programmabili possono essere collegati al wi-fi di casa: in questo modo potrai programmarli da remoto, leggere il resoconto dei consumi e vedere anche il meteo.

Termostati intelligenti. Non che gli altri siano meno dotati, ma i termostati “smart” fanno delle cose piuttosto utili. Fondamentalmente, studiano i tuoi spostamenti e usano quelle informazioni per aggiustare la temperatura delle singole stanze. Possono mandarti avvisi in tempo reale e farti personalizzare molte funzioni: visto che sono un bel po’, parliamone in un paragrafo dedicato a loro.


Dicevamo: intelligenti sì, ma quanto?

Abbastanza da toglierti un pensiero, che male non fa. Non tutti i modelli hanno ognuna di queste funzionalità, ma bene o male questo è quello che puoi aspettarti da un termostato di ultima generazione.

  • Geolocalizzazione. Grazie al GPS del tuo telefono potrai scegliere se accendere o spegnere i termostati a distanza. Oppure, se hai lasciato il riscaldamento acceso ma il termostato non rileva più la tua presenza in casa, riceverai una notifica che ti chiede se vuoi spegnere il riscaldamento. Così risparmierai un sul gas e sulle imprecazioni.

  • Funzione multistanza. Pensaci: c’è davvero bisogno di tenere la temperatura di quella stanza uguale al resto della casa? Non ci va nessuno e, anche se è piccolina, tenere il riscaldamento acceso lì è proprio uno spreco. Ecco, il termostato intelligente ti permette di gestire tutto dall’app e controllare le stanze di casa a una a una.

  • Rilevamento automatico. Il termostato intelligente ti spierà, ma lo fa per una buona causa: sapere quando sei fuori casa, per quanto tempo rimarrai fuori casa e per adattare la temperatura a te e alle condizioni del meteo.

  • Monitoraggio HVAC. Questa sigla vuol dire “Heating, Ventilation and Air Conditioning” e si riferisce a un sistema in grado di controllare lo stato di salute degli impianti di riscaldamento e raffreddamento insieme. Ti avvisa se ci sono guasti e quando va fatta la manutenzione.

Ora, sappiamo che tutte queste belle parole senza un po’ di numeri rischiano di essere vuote. Così ci siamo chiesti quanto si può effettivamente risparmiare usando bene i termostati. Ecco la risposta.

Un po’ di numeri

Uno studio condotto da Gemserv, in collaborazione con il college di Cambridge e il produttore di termostati tado°, ha rilevato che un termostato intelligente può farti raggiungere un risparmio energetico di circa il 21%. In soldoni, stiamo parlando di – più o meno, visto che ai prezzi del gas piace cambiare – 239 €: su 18 anni, massimo periodo di vita utile di un termostato, finiresti per risparmiare circa 4.300 €. Sempre lo studio di Gemserv ipotizza che i termostati intelligenti potrebbero farci anche abbassare le emissioni di CO2 del 4,75% a livello europeo. Certo, ogni casa dovrebbe averne installato uno per raggiungere questi risultati. 

Noi, intanto, ti abbiamo raccontato un po’ come funzionano e speriamo di aver risposto a ogni dubbio. Se volessi condividere la tua nuova passione per i termostati con un TikTok, non ti fermeremo.