Se hai passato giugno 2025 in Europa è molto probabile che tu abbia avuto un solo pensiero in mente: “Ho caldo”. Beh, eri in ottima compagnia. Ha fatto più caldo del solito, più caldo in posti dove quel caldo non dovrebbe esserci, più caldo a ogni ora della giornata. Anche in questa occasione, però, non è mancato un certo scetticismo che è, in alcuni casi, sfociato in disinformazione: i media sono stati accusati di aver manipolato le informazioni per creare “allarmismo climatico” partendo da mappe senza fonti, vecchi articoli di giornale decontestualizzati e una più generica “esperienza personale”. Da dove nasce tutta questa sfiducia verso dati ed elementi abbastanza evidenti e facili da constatare? È possibile fare un racconto che sia, allo stesso tempo, scientificamente accurato e semplice? Ne abbiamo parlato con Giulio Betti, meteorologo e climatologo del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e presso il Consorzio LaMMA (Laboratorio di Monitoraggio e Modellistica Ambientale) e l'Istituto di Biometeorologia del CNR di Firenze.