Lo scorso anno la casa editrice Zanichelli ha aggiornato come sempre il suo vocabolario – lo Zingarelli – con tutti i neologismi entrati a far parte dell’uso comune nella lingua italiana. Erano più di mille, e tra "advocacy” e “alumnus” c’era la parola “agrivoltaico”: è l’intuibile crasi tra “agricoltura” e “fotovoltaico”, e indica la tecnologia che combina l'uso della superficie agricola con la produzione di energia solare.
In parole povere, si tratta di installare pannelli fotovoltaici sopra o accanto a terreni agricoli, creando un sistema integrato che consente di produrre energia rinnovabile senza compromettere l'attività agricola. Questa tecnica dovrebbe rispondere alla crescente domanda di energia e al contempo garantire una gestione sostenibile dei terreni agricoli.