Se tutto fila liscio, o se riesci a sopravvivere alle cose descritte poco fa, il tuo ex fornitore ti invierà le ultime bollette, inclusa quella di chiusura: è la bolletta “finale” che contiene eventuali conguagli a sfavore o a favore e termina il tuo rapporto col fornitore. Le bollette di chiusura possono arrivare anche dopo un po’ di tempo, questo perché si aspettano le letture dal distributore – che sono le uniche a valere per fare davvero i conti. Non preoccuparti, quindi, se dovessi riceverla anche qualche mese dopo: il nostro consiglio è, in ogni caso, di conservare le ricevute di pagamento in caso i calcoli finali contengano anche fatture che risultano “non saldate”, quando invece tu hai pagato tutto regolarmente.
A proposito del tuo ex fornitore, una doverosa precisazione: a partire dal 1° gennaio 2024 – e solo per le forniture attivate da questa data in poi – è in vigore la possibilità di inserire delle penali nei contratti, cioè delle clausole di rescissione. Chi decide di applicarle deve specificarlo molto chiaramente sia nel contratto che nella scheda sintetica. Le modalità sono a discrezione del fornitore, anche se l’ARERA ha imposto che “la somma richiesta deve in ogni caso essere proporzionata e non può eccedere la perdita economica direttamente subita dal venditore dallo scioglimento anticipato del contratto”.
Per la cronaca: noi non applichiamo penali.