Per come sono strutturate, le PLACET spingono le persone a scegliere il fornitore soltanto sulla base del prezzo. Questo può fare passare in secondo piano tutte le altre caratteristiche dell’offerta, tra cui il fatto che l’energia sia verde o meno. A nostro avviso, standardizzare le clausole contrattuali e permettere solo una competizione sul prezzo può far pensare ai clienti che questa sia l’unica cosa da valutare, nella scelta di un fornitore di energia. Ciò rischia di avere un effetto collaterale sul mercato libero: le pratiche poco trasparenti di alcuni operatori, infatti, nascono proprio dall’esigenza di apparire più convenienti degli altri.
Per questo noi abbiamo scelto di muoverci nella direzione opposta, cercando di spiegare che il prezzo, per quanto importante, non è tutto; che è cioè accettabile pagare qualche euro in più all’anno per avere un servizio meno inquinante, più trasparente, semplice da utilizzare e da capire, con una rata fissa che ti dice esattamente quanto spendi. Con le offerte PLACET ogni fornitore diventa uguale all’altro e noi non vogliamo essere come gli altri, vogliamo essere migliori – altrimenti perché fare tanta fatica?
Lo stesso ragionamento vale anche per i nostri concorrenti. Il principale vantaggio del mercato libero è che le centinaia di fornitori che ci lavorano sono costrette a inventarsi qualcosa per farsi notare, che sia fare uno sconto di benvenuto ai nuovi clienti o offrire un particolare servizio aggiuntivo; con le PLACET non possono fare niente di tutto questo.