Abbiamo fatto i compiti
Nei mesi che hanno preceduto il lancio del sito, siamo andati a studiare i consumi annui di un campione rappresentativo di clienti partite IVA, per capire il modo in cui, mediamente, vengono distribuiti durante l’anno, e partire da lì per ottenere una stima realistica anche in caso di consumo parziale. Per le forniture luce il lavoro è abbastanza semplice, perché non esiste una vera e propria stagionalità, se escludiamo un generale picco durante i mesi estivi, dovuto all’utilizzo dei condizionatori. Per le forniture gas, invece, il calcolo varia in base ai “profili di consumo” di cui dicevamo. Ne abbiamo individuati tre:
- Per uso tecnologico. È il profilo di quei clienti che usano il gas per far partire i macchinari, per esempio, dei tipi particolari di forni.
- Per uso tecnologico e per riscaldamento. Al primo profilo, si aggiungono i riscaldamenti. Questo vuol dire che i consumi cambieranno durante i periodi più freddi dell’anno.
- Per condizionamento. Cioè solo per raffreddare il posto dove lavori. Anche questo tipo di consumo è “condizionato” dalle stagioni.
- Per riscaldamento. Come per il condizionamento, ma nei mesi più freddi.
- Per condizionamento e riscaldamento. È per i profili che usano il gas per raffreddare e riscaldare l’ambiente; anche in questo caso, l’impatto delle stagioni fa davvero la differenza.
- Per cottura e/o produzione di acqua calda sanitaria. Qui le stagioni pesano poco, quindi il consumo è abbastanza costante nel tempo.
- Per riscaldamento, cottura e/o produzione di acqua calda sanitaria. A differenza di prima, qui il consumo di gas si alza durante l’inverno.
Combinati alle altre caratteristiche della fornitura, questi profili ci aiutano a ottenere una stima molto realistica. Il dato finale non è perfetto, non potrebbe esserlo, ma grazie al nostro cuscinetto riusciamo a tenere traccia delle differenze e a spalmarle, in eccesso o in difetto, sulle rate del dell’anno successivo.