PARLIAMONEN
04 agosto 2021

Oggi niente articoli sull’energia, abbiamo di meglio di cui parlare (come se fosse difficile avere argomenti più interessanti). Qualche settimana fa siamo andati a trovare dei colleghi di cui siamo particolarmente orgogliosi. Si occupano di back office (cioè le attività di amministrazione, sviluppo e produzione di un’azienda), controllo qualità e data entry (inseriscono i dati nei sistemi informatici): sono delle persone davvero in gamba e lavorano con noi dal carcere di Bollate, dove sono detenuti. Come ci siamo arrivati?


Amici di amici

In principio era Fabio: il nostro Head of operation era a conoscenza della possibilità di poter lavorare con i detenuti grazie all’impegno della cooperativa bee.4. Attraverso loro chi si trova in carcere può reintegrarsi nel mondo del lavoro, e nella società in generale, collaborando con le aziende per acquisire nuove competenze: tutto regolarmente retribuito. Insomma, Fabio ci ha presentati a bee.4 e, insieme, abbiamo creato il progetto IntegrazioNeN. Ci piacerebbe raccontarti quest’esperienza attraverso le parole Marco Girardello, HR Manager di bee.4, che conosce questo mondo molto meglio di noi: così lo abbiamo intervistato.

Una foto di Marco Girardello e Giuseppe Cantatore, fondatore di bee4


“Cos’è e cosa fa bee.4?”

“È un’impresa sociale (qui trovi la definizione) attiva nel carcere di Bollate dal 2013. Qui offriamo l’opportunità lavorative alle persone, per occupare il tempo della detenzione in maniera costruttiva, dandogli senso e valore. Investiamo nella voglia di crescere, di professionalizzarsi, di non fermarsi alla pena e all’ozio del carcere.”


“Quanti siete? Com’è organizzata la cooperativa?”

“Siamo cresciuti velocemente: nell’arco di sette, otto anni si è passati da 4 persone a circa 120, quelle che abbiamo attualmente. Siamo una cooperativa di “tipo B”: questo significa che – per legge – dobbiamo assumere almeno il 30% di persone svantaggiate, come per esempio i detenuti. Da questo punto di vista siamo ben oltre, perché da noi le persone svantaggiate assunte non sono il 30, ma il 70%.”

Marco con Ylenia Soressi, Coordinatrice e referente operativa del contact center di bee4


“In che modo collaborate con le aziende?”

“Quello che facciamo è cercare di vendere professionalità e qualità dei servizi. Ci presentiamo come partner seri e credibili. Siamo consapevoli di quello che possiamo dare e siamo fieri di poterlo fare anche da qui, in un posto particolare come Bollate: puntiamo tutto sul fatto di dimostrare che si può trovare la qualità anche all’interno di un carcere.”


“Com’è nato il progetto IntegrazioNeN e come procede?”

“Abbiamo iniziato a collaborare con NeN a ottobre 2020: dopo tutto questo tempo, ci sembra che i ragazzi siano molto ben integrati nei processi e nella quotidianità del lavoro. Hanno anche sviluppato un bel senso di appartenenza al proprio ruolo e all’azienda, di cui riconoscono l’innovatività e la capacità di rompere certi schemi del classico modo di lavorare, specialmente nel mondo dell’energia."

Collaborare con bee.4 e con le persone del carcere di Bollate è una delle cose di cui andiamo più fieri: per noi è stata, ed è tuttora, una grande occasione per aprire gli occhi e cambiare l’immagine mentale che avevamo della parola “carcere”.